Le vite delle donne illustri. del regno d'Inghilterra, & del regno di Scotia, & di quelle, che d'altri paesi ne i due detti regni sono stato maritate. Doue si contengono tutte le cose degne di memoria da esse, ò da altri per i rispetti loro state operate, tanto di fuori, quanto di dentro de i due regni. / Scritte in lingua italiana da Petruccio Vbaldino cittadin Fiorentino..

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Title
Le vite delle donne illustri. del regno d'Inghilterra, & del regno di Scotia, & di quelle, che d'altri paesi ne i due detti regni sono stato maritate. Doue si contengono tutte le cose degne di memoria da esse, ò da altri per i rispetti loro state operate, tanto di fuori, quanto di dentro de i due regni. / Scritte in lingua italiana da Petruccio Vbaldino cittadin Fiorentino..
Author
Ubaldini, Petruccio, 1524?-1600?
Publication
[London? :: J. Wolfe],
1591..
Rights/Permissions

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Subject terms
Women -- Great Britain -- Biography.
England -- Queens -- Biography.
Scotland -- Queens -- Biography.
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"Le vite delle donne illustri. del regno d'Inghilterra, & del regno di Scotia, & di quelle, che d'altri paesi ne i due detti regni sono stato maritate. Doue si contengono tutte le cose degne di memoria da esse, ò da altri per i rispetti loro state operate, tanto di fuori, quanto di dentro de i due regni. / Scritte in lingua italiana da Petruccio Vbaldino cittadin Fiorentino.." In the digital collection Early English Books Online 2. https://name.umdl.umich.edu/B08182.0001.001. University of Michigan Library Digital Collections. Accessed May 26, 2024.

Pages

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Di Adeliza moglie di Henrico primo.

EV questa donna figliuola di Godifredo Barbato Duca di Louanio, & seconda moglie di Henrico primo, & auuenne, che in quei tempi hauendo il Re gastigato vn certo Ruberto di Beleasmo conte de Arundell, & confiscatoli i suoi beni, quel castello fu donato da lui alla moglie Adeliza, per sicurtà della sua dote, onde auuenne, che di poi morto Henrico, ella si rimaritò con Guglielmo d'Albineto, il quale insie∣me con essa prendendo la parte di Mathilde Augusta con∣tra del Re Stephano, riusci Arundell vn forte propugna∣colo per qualche tempo à profitto di Mathilde, & però essa grata del benefitio riceuuto dall'Albineto, & dalla mo¦glie gli inuesti del titolo di quel castello con nome di Con∣tado come prima, del quale honore la famiglia loro godè per quattro successioni di mafchi, si, che poi passò l'honore, il titolo, & la possessione nella famiglia Fitzalana nel tem∣po di Eduardo secondo coneiosia che Riccardo capo di quella casa huomo illustre hauesse maritata vna fanciulla herede della casa, & de i beni tutti de gli Albineti: del qual mariaggio poi hanno perseuerato nella possessione hono∣ratamente per diritta linea sino ad vndici Conti sempre chiari tra tutti gli altri signori del regno. Ma poi come ancora ogni cosa è suggetta al cambiamēto, passando quel nome in altri per Maria figliuola di Henrìco vltimo conte de i Fitzallani, ha mantenuto il castello lungo tem∣po la fama della sua Adeliza, per la quale ritrouandosi sino ad hora alcuni versi di quel rozo secolo stati fatti ci è parso di trapportargli qui per piacer di chi legge.

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Anglorum Regina tuos Adeliza decores Ipsa referre parans, Musa stupore riget. Quid diadema tibi pulcherima, quid tibi gemma? Pallet gemma, tibi nec diadema nitet. Deme tibi cultus, cultum natura ministrat: Non exornari forma beata potest. Ornamenta caue, nec quicquam luminis iude. Accipis, illa micant lumine clara tuo. Non puduit modicas de magnis dicere laudes. Nec pudeat dominam te precor esse meam.

Per i quali versi facilmente si può conoscer di lei quel∣che piu ne piacque all'hora à qualche animo gentile di quella corte, & con questo la lasceremo tra l'altre honorate da noi, nel prolungarle la memoria tra i mortali quanto la penna nostra lo vale, se non quanto l'intention lode sidera.

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