L'Aminta, di Torquato Tasso, favola boscherecchia. Tasso's Aminta, a pastoral comedy, in Italian and English.

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Title
L'Aminta, di Torquato Tasso, favola boscherecchia. Tasso's Aminta, a pastoral comedy, in Italian and English.
Author
Tasso, Torquato, 1544-1595.
Publication
Oxford :: printed by L. Lichfield, for James Fletcher; and sold by J. Nourse bookseller, near Temple-Bar. London,
[1650?]
Rights/Permissions

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"L'Aminta, di Torquato Tasso, favola boscherecchia. Tasso's Aminta, a pastoral comedy, in Italian and English." In the digital collection Early English Books Online 2. https://name.umdl.umich.edu/A62822.0001.001. University of Michigan Library Digital Collections. Accessed June 6, 2024.

Pages

CHORO.
AMORE, in quale scola, Da qual Mastro s'apprende La tua sì lunga, e dubbia arte d'amare? Chi n'insegna à spiegare Ciò che la mente intende, Mentre con l'ali tue sovra il ciel vola? Non già la dotta Athene, Ne' l'Licio nel dimostra Non Febo in Helicona, Che sì d'amor ragiona, Come colà s' impara; Freddo ne par la, e poco; Non ha voce di foco, Come à te si conviene; Non alza i suoi pensieri A par de' tuoi misteri. Amor, degno Maestro Sol tu sei di te stesso: E sol tu sei da te medesmo espresso. Tu di legger insegni A i piu rustici Ingegni Quelle mirabil cose, Che con lettre amorose Scrivi di propria man ne gli occhi altrui: Tu in bei facondi detti Sciogli la lingua de Fedeli tuoi;

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Espesso (ò strana, e nova Eloquenza d'Amore) Spesso in un dir confuso, E'n parole interotte Meglio si esprime il core; E più par, che si mova, Che non si fà con voci adorne, e dotte, E'l silentio ancor suole Haver prieghì, e parole.
Amor, leggan pur gli altri Le Socratiche carte, Ch' io in due begl' occhi apprenderò quest' arte: E perderan le Rime De le penne più saggie Appò le mie selvaggie, Che roza mano in roza scorza imprime.
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