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ANNIBALE lascia l'impresa di ROMA.
ANNIBALE (perche cosi piacque a Dio) lasciò l'impresa di Roma, e volse il camino al'Ionio, e scorse tutto il lito, guas∣tando e saccheggiando ciò che v'era. Servio Consolo, che stavà all'incontro di lui, passò ad Arimino, lunge da Annibale una giornata e quivi tenne lo esercito a gli alloggiamenti, confermando gli animi di que' Francesi, che erano ancora amici del popolo Romano; in tanto, che vi venne Fabio Massimo Dittatore: il quale mandó Servilio a Roma, accioche non vi fosse verun Consolo ne Capitano, essen∣do stato creato il Dittatore. Costui te∣nendo dietro ad Annibale, non volle mai seco appiccar la giornata, quantunque egli sempre gli facesse copia di poter combat∣tere: ne lasciava che alcuno uscisse a scara∣mucciar seco, ma di continuovo lo seguitava, conducendo l'esercito per luoghi montuosi & alti.
Annibale, havendo spogliata e consumata la Regione, trovandosi bisognoso di vetto∣vaglia, discorrendo di quà di là, ogni gior∣no metteva in ordinaza l'esercito, invittando i Romani a battaglia. Ne però Fabio acettô