II.
E' gli è cosa mirabile à dire, che di tutti i Princi∣pi, che sono stati innanzi all'età nostra, se ne sieno uditi solamente ben pochi essere stati lodati da gli scrittori, & questo non par gia marauiglia à chi nè penetra piu adentro la cagione, la quale non è al∣tra stata, che il dispregio, ch'hanno essi fatto di quelli, da i quali sarebbero stati inalzati cō le lodi al Cielo, se gli hauessero saputo tenersegli amici, non essendo gia la prima colpa di cio le loro ope∣re sinistre, ma la loro odiata auaritia, percioche la liberalità rompe le dure catene, apre le strette pri∣gioni, penetra il Cielo, & sforza l'Inferno à mal grad odi tutti i suoi oppositi, nè sia chi si pensi con le sole buone opere di conseguir honoratamente dalle penne altrui chiara fama, & lode stabile, s'ei non habbia la mano liberale, perche ognuno può consumar l'inchiostro à suo modo. Però sieno i principi d'hoggi accorti in questo altrimenti, che i passati non furono.