Scritti varii di arte e di storia / Filippo Bacile ; con lettera di B. Croce e discorso di A. Perotti.

UNA PIA OPERA IN GALATINA

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nobilta di ornato, un animo dirigente, educato a buon gusto, nulla
essendovi di inopportuno, o di trito. - Vi ha pilastri incassati
(lesene) di un dorico molto ben inteso, e poggiati su basi atticurghe:
fra essi le ben disegnate ed ornate finestre. Nel mezzo di questa
facciata si apre un portico, o vestibolo, che possa dirsi, sorretto
dinanzi da colonne dello stesso ordine, al quale si ascende per quei
nove ampi gradini, e varcato il quale si entra nella bellissima e
vasta sala, per ampia porta, che ne ha un'altra simile di rincontro,
e che aprendosi mostra la elegante cappella, che cosi forma un sol
tutto con la sala precedente, dalla quale gli abitatori possono assistere ai divini uffici.
Lo ripeto novellamente, questa grande sala e bellissima, degna
di ogni piu elegante e grave edifizio. Ornata similmente da lesene
dell'ordine medesimo, ha nicchie, riquadri, spazi ben incorniciati,
da racchiudervi lapidi commemorative, o altro che si creda: e cosi
in questa sala, come nella facciata, come nella cappella, come dovunque, le schiette cornici, gli eletti ornati ad intaglio, sono affidati
alla mano di espertissimo scalpellino, la quale tanto bene risponde
all'intelletto di chi gliene dB le formette, o i cartoni, che e sempre
D. Celestino.
A dritta ed a manca di questa sala si dispiegano due corpi
di abitazione del tutto indipendenti e separati, destinati, per ora, a
ricoverarvi agiatamente 64 infelici: 32 uomini da un lato, e 32 donne
dall'altro; facili ad ingrandirsi per contenervene un maggior numero. - Vasti ambulacri, forniti, come in piu luoghi, di opportuni
ventilatori: ma altresi ognuno di essi e provveduto di quattro belli
caminetti, dei quali generalmente fra noi non si sa neppure immaginare la opportunita, o il bisogno dai moderni costruttori di case
e di palazzi: e quei caminetti ben sapranno confortare e rallegrare
quei vecchierelli nei rigori del verno. Capaci sale da dormire, e da
otto letti ciascuna; sale da pranzo, infermerie con la stanza attigua
per chi invigili; stanze da ricevervi parenti, o chi s'interessi dei
ricoverati; poi stanze da lavande, stanze da bagno, refettorii, vasta
cucina, e guardaroba, e appartamento per la Direzione, con disposizione ed ordine esemplare. Infine ampie cisterne, e grandi cantinati, e luoghi da bucato, e da legnaio, e pompe da dispensare
l'acqua per la cucina, per la pulizia, pei bagni, per ogni altro uso.
Non si finirebbe, non che a descrivere, ad enumerare soltanto, le
cento comodita, i cento bisogni preveduti dal lungo studio e grande
amore dell'Autore generoso, ed ai quali sara provveduto con decoro, e senza grettezze.