Scritti varii di arte e di storia / Filippo Bacile ; con lettera di B. Croce e discorso di A. Perotti.

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SCRITTI VARII DI APTE E DI STORIA

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ma di deformazioni neppure ne mancano. Basterebbero quelle dei
Prato, dei quali ha prezioso documento Lecce a fianco all'Arco di
Prato, di cui dissi qualche parola nella ('Passeggiata >>che mi prernerebbe che ella avesse, e gliela mando, tanto per umile contracarnbio,
anche ad averne due copie, che rileghera' in cestino! La stessa nobile arma dei Guarini, qual'e' al palazzo Lubelli, fu deformata, e pift
da fresco dall'ultimo Duca Francesco, e glielo dissi: col lambello,
a tipo recente e tre pendenti, invece dell'antico a cinque tutto angioino, e non accompagnando in capo la banda, ma attraversante,
corn e al palazzo ora Lubelli sull portone (vegga (Passeggiata >>), ecc.
Nel resto son questi umrili e non curabili miei giudizil ed apprezzamenti.
Vado leggendo con molto interesse i brevi cenni di famiglie
illustri leccesi, estinte o viventi, non omnesse le loro armi. Di taluna
di queste avevo altra notizia. Son dolente che non tutti i numeri di
giorniali dove sono sparsi, andando di una in altra mano in casa e
fuori, Si smarriscano. Spererebbesi che Ella compia il suo lavoro e
in esso vi si ritrovino.
Come un Petrowich divenne Montenegro? Ella promette ritornarvi su. E l'arma? Ne ho parecchie di Brindisi: non questa. 0 sarai
quella che ci portera' la Principessa Elena?
Avrei parecchie notizie raccolte di famiglie nostrane, sia per
domestiche relazioni, sia per proprio svagro e compiacenza di simili
notizie ed araldiche. Vedrf' se le mie circostanze vorranno concedermi di svolgere quelle carte.
Corn'Ella conosce, non si e' mancato di mietere, quantunque scarsamente e forse anche non del tutto felicemente, su questo campo.
Ma forse, se mi accada, come spero, fra qualche giorno, di potermi portare in Leccle, procurandorni l'onore di risalutarla, meglio
sara parlarne; che' sapendo da lei quello che Si desidera, se ne avessi
la fortuna, mi studierei cosil di servirla meno male. Piuttogto per un
certo mio lavoretto che sarebbe completarnento della '<Passeggiata >
e illustrato, se i fati consentiranno, potrei avere io bisogno di notizie
di costa', specialmente di antichi possessori di certe case e a cui si
appartenessero certe armi in Lecce! In fine, troncando la lunghissima
ciarla che le attesti, di grazia, 'quanto volentieri converserei con la
S. V., la riverisco con gli egregi suoi congiunti, e mi onoro dirmi
Suc dev.mo serv.re e amico
FILIPPO BACILE.