Scritti varii di arte e di storia / Filippo Bacile ; con lettera di B. Croce e discorso di A. Perotti.

Di UNA TERRACOTTA CON FIGURE IN RILIEVO, ECC.3

3

desto risalto, che in nessun punto eccede l'aggetto della circostante
cornicetta, dimostra che quelle belle figure vi sieno trattate con quel.
gusto squisito e con quelle buon'e tradizioni, lasciate dai sommi artisti del XIV e XV secolo, e delle' quali ritrae la maniera, ed e' modello sempre ammirato la nota Santa Cecilia del Donatello.
A tergo di questa terracotta, e nell'angolo inferiore di sinistra
di chi lo guardi, vi e' segnato e solcato nella creta A. D. MDLII.
Ii soggetto, che vi rappresenta, e' sacro. La Madonna col suo
Bambino e, superiormente, due angioletti.
La Vergine e' sulla dritta del bassorilievo (sinistra per chi lo
mira), mostrando maggiormente la destra parte della sua persona,
sino alla meta' fra Ia cintola e le ginocchia. Ha il capo leggermente
inchinato verso il lato opposto, e che si contorna a due terzi, sul
e sottoposta a una tirannide peggiore che non ha guari atterramnio, la tirannide del socialismo e dell'anarchia?
cMa sono le Marcelline quelle di cui debbo intrattenermi. Esse, lo ripeto,
m inondano di gentilezze, le quali, se immeritate, non impediscono dichiararmene altiero. Non ha guari le Donne eccellenti mi donarono a deporlo nel
nostro Museo archeologico provinciale un prezioso oggetto d'arte, intendo, cio~,
una terracotta spianata a forma di quadro e modellata con figure sporgenti in
dolce rilievo e maestrevolmente dipinte. L'argomento ~ sacro, dove piii i nostri maggiori seppero attingere inimitabili ispirazioni e bellezze. Pert quel
gioiello manca del nome del suo autore, e ci?' profondamente mi rattrista, perche' avrei voluto qui registrarlo con lettere d'oro. Cio6 non ostante, chiunque
fosse il valoroso, rivela, nella sua produzione, genio e perizia, sentimento e
chiarezza di scopo, non che correttezza di disegno e densitA e accordi proporzionati di tinte. Solo una modesta cifra appostavi dietro, ci rivela esser quella
una creazione del 1552, e tanto basta per affermarne la eccellenza. Quella Madonna, che adora con tanto virgineo concentramento il proprio bambino, forzerebbe a venerazione anche coloro cui la fede ~ infievolita: nulla pid commovente dell'eletto cimnelio.
Di ciob non contente le Marcelline, aggiunsero il dono di un'altra ceramica, cio~ d'un vasellino verniciato, elegante bizzarria del secolo XVII.
4(Or si sappia che, a manifestare con qualche pubblicitA la mia gratitu-dine verso le egregie donatrici, mi determinai a tirar giii un articolo, pronto a
dichiarare tutti i pregi di quella gemma, qual e' 11 mattone, e consegnarlo alla
stampa. Ma scrivere io d'arte! E con quale autoritA? Fu cosi che invece mi
rivolsi a un mio illustre amico, il cui nome circola gradito a quanti lo conoscono; avvegnach~ egli distinguesi per squisitezza di maniere, integritA di animo
e per dolcezza di carattere, cui si aggiunge profonditA di sapere nelle cose delle
quali ho gii dichiarato non saper io. E questi Filippo Bacile, Barone di Castiglione, il quale con pronta risposta mi regal6' della giudiziosa ed eruditissima
scritta, la quale offro ben volentieri all'ammirazione dei lettori. Or mi si nieghi: non e' questa la felice occasione d'aver lVonore d'apporre il suo accanto al
mio povero nome? >