Scritti varii di arte e di storia / Filippo Bacile ; con lettera di B. Croce e discorso di A. Perotti.

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stello meriterebbe un qualche studio pifi diligente ed un esame speciale, per poche ore almeno; mentre numerose memorie ed osservazioni si destano nel contemplarlo con buono discernimento, cosi dal
lato dell'arte che dal lato della storia. Ne questo e quello di Tutino
sarebbero i soli castelli o palazzi feudali da segnalarsi, ma ben altri
ancora fra noi ed altrove, e dei quali per brevita ora mi taccio, o...
ad altra occasione.
Dai quali lati dell'arte e della storia, relativamente a questo bel
castello (che, visto ai fianchi ed alle spalle, donde meglio emerge
ii suo centrale maschio quadrato, offre un aspetto si fiero e si pittoresco), dirb: che sarebbe molto accettevole ed istruttivo ii ricercare, in tutta la compagine di questo notevole edifizio, le parti tutte,
e cosi diverse, ond' composto; e che, forse, rivelerebbero appunto
le epoche differenti delle- parziali loro costruzioni, riforme, aggiunzioni, come accadeva che vi fossero, e 11 dev'essere accaduto. E quindi
argomentarsi, probabilmente, quale parte di costruzione fosse dovuta
agl'Indrimi, quale ai de' Monti, quale ai Trani. E chi sa?; forse un
arco, una modanatura, una centina, uno stemma, un ornato, una data;
forse un confronto di costruzioni: e, assai pifi, la possibile lettura
di tutte quelle iscrizioni o altro, darebbero indizio, per questo edificio, di momenti storici o artistici non ispregevoli od anche utili;
e le notizie di quelle famiglie feudali: delle epoche nelle quali dominarono: del grado di civilta di quei diversi tempi, e delle pratiche e gusto o stile dell'arte edificatoria e militare, potrebbero riformarsi o anche confermarsi nelle menti degli studiosi.
Oggidi, intanto, questo castello e' proprietA dei signori Peschiulli,
i quali lo hanno convertito internamente ad opificio di farine e di
paste, ed altro: ne' so se sia in attuale esercizio!
Or si consideri una tanto mutata sua sorte; ma non si ometta
anche di considerare quale altra sorte, e molto peggiore, col vento
che tira, potrebbe irreparabilmente incoglierlo se nessun provvedimento venisse adottato da proteggerne la esistenza!
In conchiusione, adunque, la conservazione del castello di Corigliano d'Otranto non pub non essere un voto, e vivissimo, nell'animo di chiunque senta e professi il culto dell'arte, come delle
nostre memorie storiche e delle glorie patrie.
[1897].