Scritti varii di arte e di storia / Filippo Bacile ; con lettera di B. Croce e discorso di A. Perotti.

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270 SCRITTI VARII DI ARTE E DI STORIA

abbozzo, da studiarsi e mandarsi ben disegnato al vero ad alcun
opificio abile. Voi m'indicate codesto, cay. Saraceno: ed io vedro'
che me ne dirai Oronzo.
Con i candelieri della vostra chiesa di S. Leone, vi e' accaduto
quello che a me, per una chiesetta in istile. Non si eseguirono i cordoni ogivali, e incrociati diagonalmente sulla volta e le relative 4 finestre (anzi 5 con quella sulla facciata), grandi in proporzione, ma
dovevano contenere i vetri, racchiusi in lavoro geometrico, nella nostra
pietra leccese, che avrebbe smorzata la molta luce. Quel parroco concesse ad un devoto di far tutti i telai e vetri a sue spese. Credevo,
e avreste creduto anche voi, che si fosse tutto fatto, richiedendomisi
irelativi disegni, gia' pronti; niente di tutto questo. 11 devoto fece
tutto secondo la sua ignoranza infinitamente maggiore della sua
devozione. E che vi si fece? Telai a leggerissimi ferni a T, e cosi le
divisioni delle lastre; sicche' pare come se nulla vi fosse, e la luce
finisce di rovinare ogni effetto!
Con ogni riverenza diro', ed ab experto, che trattar di arte,
quando vi sia in mezzo teologia, di fatto, o prescelta, in preti semplici, o di grado, o mitrati anche, son guai per l'arte; perche' il
soffio dell'infallibilita' vorrebbe traspirare anche 11, da smorzare ogni
luce d'amore e di genio pel bello, che non illumina affatto le anime
loro! E chiudiamno la parentesi!
A voi, alla vostra signora, ai signori genitori, e famiglia vostra
egregia, mille riverenti ossequt1 da me, da tutti. Voi amate, comandate, e ricordatevi.
II vosiro serv.re ed amico
FILIPPo BACILE.
D.S. - Vedete Bernich? Dov'e'? L'ossequio.
A S. E.
II signor Conte Don GIUSEPPE GATTINI
Matera.
Noci (Santa Maria della Scala), 10 ottobre 1899.
Mio carissimo Peppino,
leri sera verso le ore- otto pomeridiane giunsi qui, riportando
mneco di cotesta desiderata visita a Matera e a casa tua la pii'i viva
compiacenza, desiderio affettuoso, e gratitudine molta.