Scritti varii di arte e di storia / Filippo Bacile ; con lettera di B. Croce e discorso di A. Perotti.

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268 SCRITTI VARII DI ARTE E DI STORIA

In conchiusione vi dir6' quello di che non avete bisogno voi,
ma ne ha bisogno il mio cuore! Molto mi congratulo col vostro
valoroso e potente ingegno, e col vero nobile amico vostro, che
tutto infiora con ingenuo senso dell'Arte vera e grande, e con quel
sentimento altissimo che ne' si studia ne' si compra, ma solo si coltiva avendolo sortito nascendo, e non avendolo, Si cerca invano.
E cosil? Come il Galateo, dico io, o Si trova in casa, e sta bene,
o no, e a pagarlo milioni e' irreperibile, o quasi. 0 vi pare che
esageri? Eppure pensateci ed anche saremo di accordo in questo.
Bernich dov''?. Che fa? lt in affari?
Ed intanto per voi, per la signora, per la bambina nulla? Oh,
tutto anzi, cioe' ogni riverente gratitudine ed i migliori omaggi da
tutti. E chi sa?, in settembre forse sarei a Noci, per un certo lavoro. Allora, potendolo, verrei a Bari da conoscerci. Spero. Intanto
vi stringo la mano di cuore.
Ii vostro servo ed amico
FILIPPo BACILE.
A llo stesso.
Spongano, 16 marzo 1899.
Gentile Cavaliere ed amico,
Or e' un po' di tempo che mio genero Oronzo Lenti mi scrisse
di avervi visto a Bari e parlato con voi della ricerca che facevasi
di alcuni candelieri, e del Cristo, e delle Carte della Gloria d'altare, per quello costruitosi nella sua chiesa, a S. M. della Scala,
e che, secondo la mia proposta, fossero, possibilmente, in ferro
battuto. Voi gli diceste che un tale genere Si lavorasse bene a Venezia. Questo io sapeva. Ma due difficolta', o meglio, due interrogazioni mi occorre dirigervi: 1. A chi, a quali artefici o laboratorio
dirigersi a Venezia? Ne aveste voi alcun indirizzo, e meglio ancora,
con cataloghi relativi ed illustrati? 2. Si avranno cola' da scegliere,
e senza ordinarne apposta, di tipi relativi al sec. XII o XIII, come
occorrerebbero al caso nostro?
lo ne avevo scritto a mio figlio Gennarino, tenente del Genio
che ~ in Torino, dove aveva giA_ fatto costruire alcune finestre, con
vetri rotondi, a fondo di bicchiere, fatti venire da Venezia, e test~
mandava un disegnetto per portella da presbiterio bellissimo, da
eseguirsi tutto in ferro battuto, con rara perfezione; portella che