Scritti varii di arte e di storia / Filippo Bacile ; con lettera di B. Croce e discorso di A. Perotti.

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non incontrando, conformita' di sentimenti, potessero meritare p~ure
di esser lette? Abbastanza ne dubito. Saranno quindi. anche queste
delle parole sprecate, come altre da me scritte per simili argomenti
e per altri mali pifi o meno senza rimedic! Aspettiamo adunque.
E, 'in ogni caso, quest'umile mio scritto valga come una sterile
Protesta, e sia pure quella d'una voce solitaria che risuoni nel
deserto.
Il giornale leccese La Provincia, nel numero del 19 giugno,
contiene un articolo che serba lo stesso titolo, che qui ripeto, firmato dal signor ing. F. Bonerba. Ii quale egregio ingegnere, facendo
conoscere com' egli sia fra coloro che abbiano studiato sim-ili progetti, naturalmente dichiarasi contrario alla mia tesi; anzi rievoca a
s~ l'idea dell'abbattimento del castello, dicendo addirittura: PE MIA;
lieto che l'attuale Sindaco di Lecce, uniformandosi alla medesima,
e prevenendo i desideri dello stesso ingegnere, abbia ottenuto dal
MINISTERO DELLA GUERRA l'assicurazione della possibile corncessione
del castello al Municipio; la quale domanda di concessione, leggendola ora, produsse in me l'effetto come se si trattasse d'un grand-e
colpevole spatriato, del quale si richiedesse il ritorno per averlo tra
mani e famne gittstizia.
Ii signor Bonerba asserisce, a favore del suo assunto, che il castello e' il centro, della nosira citft t. Il Corriere Meridionale, fvrvl
alla demolizione, asserendo, dal canto suo, n-el numero del 2 giu-.
gno, che la maggioranza del paese faccia voti per la sollecita approvazione del progetto, dice meno recisamente che SIA quel punto
della- citftd nostra DESTINATO ad essere il centro della PARTE NUOVA
di Lecce. Dunque non lo it presentemente della nostra cittci; ma merce'
le agognate demolizioni e le pii'i desiderate costruzioni potrebbe
esserlo della nuova citta'. E lo stesso Corriere Meridionale, piacendosi onorare il mio scritto di cortesi parole, nel numero del 16 giugno ammonisce che tale questione vada sludiata sotto i'suoi molteplici aspetti, non soltanto guardata dol punto di vista della storia e
dell'arte. E quando poi qu-esti. molteplici aspetti dessero il cozzo a
quanto Si attenesse alla storia e all'arte, domanderei io: che conto
mai dovrai farsi dell'arte e della storia?
Mi pare di aver letto una volta in Cesare Balbo questa sentenza: ((Che una definizione guasti o accomodi una cosa >>.
II' signor Bonerba dice: x Prima di tutto il castello di Lecce non
e piiu un castello. - E perchV? - Perche' colmati i fossati, abbat-.
tuti i due ponti, ecc., e stretto dal Politeama da un flanco, e dal mer