Scritti varii di arte e di storia / Filippo Bacile ; con lettera di B. Croce e discorso di A. Perotti.

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rimetro attuale di quella chiesa, si sono dichiarati monumenti nazionali. - Ed anche io ho l'onore di essere un cos'i detto R. Ispettore dei monumenti nazionali. Parecchie, ne brveeazoim
accaduto di spedire al Ministero. E poiche&, in taluna delle ultime,
proponeva alcune opere di riparazione, onde una minacciata rovina
non fosse accaduta, il Ministero, rispondendo, degnavasi dirmni che
io, avessi interposta la mia cooperazione, onde tali spese, che egli
giudicava non molto gravi, si fossero sostenute dal Comune, o, dal
clero!! - Che ye ne pare?
Ii passato deputato di Maglie, on. dott. Vinceuzo De Donno, preso,
conto dello stato di questa chiesa di Santa Caterina, voile tenerne
discorso in Parlamento. - Nulla, perb', se n' e ottenuto, se non erro.
Oggid'i ~ deputato del Collegio di Maglie l'on. signor ing. Vallone, che e' di Galatina. - A lui, forse, e con maggior fiducia, potrebbe raccomandarsi, perche', con quelli molti antichi e colti signori
di quella citta', poiche' noblesse oblige, tutti insiemne dessero, opera
per la salvezza di questo tempio.
lo nulla propongo, e molto meno domando a quei signori, a
quel Municipio, al Governo, se non che si salvino, da peggiori rovine, ed incivili profanazioni, pitture e tempio. Certamente parlare
di opportuni soccorsi, di opere generose alla patria di Don Celestino Galluccio, non dee parer cosa nuova ne' forte per i suoi concittadini. - Che se caritd del natio, loco o, decoro nazionale consigliassero, per avventura, alcuna largizione, sapientemente applicata,
ed insiemne sorveglianza maggiore - ma intanto, pel pubblico culto,
si continuasse a tener consegnato questo, monumento a mani che
lo manomettono, - non mi periterei di asserire che meglio sarebbe
sottrarnelo, affatto e serbarlo assolutamente per l'arte italiana.
Qui forse mi si griderai alle spalle: che l'artista sopraffaccia il
credente! - Dicasi pure quello che si voglia.
Ma quando ii credente sconosce, abbandona, disprezza, ignora
un'opera di tanta fede, ne' si briga che se ne salvi almeno, e ad ogni
costo, la minacciata esistenza, non vi e' forse da invidiare la sorte
del tempio di Santa Sofia e quella del sepoicro di nostro Signore,
custoditi dai turchi?
Ha forse Galatina altro che Santa Caterina, che valga a richiamare, anche da lontane regioni, i forestieri? I quali, avendo, presenti le fotografie che la ritraggono, e che fortunatamente manifestano la sua facciata esterna qual'era, e questa confrontassero con
quella a cui e' ora ridotta, che ne direbbero?