Scritti varii di arte e di storia / Filippo Bacile ; con lettera di B. Croce e discorso di A. Perotti.

Xv.

UNA NOTA DEI TEMPI.
Nei primi giorni di quest'anno, non ricordo pifi quale giornale,
che ora non voglio perder tempo a rinvenire, conteneva un bell'articolo, del quale per6 ricordo invece i concetti.
Considerando che col prossimo anno 1900 si sarebbe compiuto
ii secolo XIX, per ischiudersi dal 10 gennaio 1901 l'alba del secolo XX, vi ragionava per questo prossimo secolo un molto lieto
pronostico; e, quasi con le norme dei corsi e ricorsi del Vico, nelle
vicende delle Nazioni e della Umanita: dato uno sguardo al secolo
procelloso che si chiude, venivasi alla conclusione che quello dal
quale sarA seguito, sarebbe stato un secolo propizio alle scienze,
alle lettere, alle arti, e quindi alla pace, ed al lavoro benefico per
l'umana specie. Dopo la sanguinosa ereditA, specialmente dell'ultimo
decennio del passato secolo, e le guerre invadenti, e i moti, e i
casi diversi del "15, del "17, del "20, del "48, del "60, e la guerra
Franco-Prussiana, e quanto altro di minaccioso abbiamo o conosciuto storicamente, o visto con gli occhi nostri; non solo 1'Europa, ma ib mondo intero, fu intento principalmente ad ammannire
grandi apparati di guerra, sino a crearne oramai di tanto formidabili, da rendere impossibile la guerra stessa. Le scienze fisiche e
naturali, la meccanica, la chimica, e quanto altro poteva scaturire da
esse, ebbero cultori ed applicazioni meravigliose; ed i1 secolo che
muore potra aver giusto titolo da queste; mentre le arti, be altre
scienze, le lettere lo daranno al futuro: stanco questo e quasi spaventato dalla contemplazione del secolo precedente; il quale per6
non fu poi sterile ed avaro, particolarmente in questo suo ultimo
scorcio, da non lasciare al suo successore elementi tall, che direi
primaticci e preziosi, da poterlo annodare, se fecondati e coltivati,
ai pifi bebli e riposati secoli (sempre relativamente able eta) delle
grandi arti, della severa ed alta betteratura, dei profondi studi, ma
anche del generoso sacrificio di s~; neb quabe, e nella devozione
ad un essere, o ad una idea, come uno scrittore ha detto, si trova
ib riposo.