Scritti varii di arte e di storia / Filippo Bacile ; con lettera di B. Croce e discorso di A. Perotti.

XIII.

L'ARTE E LA CIVILTA IN TERRA D'OTRANTO.
Non a pochissime righe, scritte per un giornale o per una strenna,
darebbe fecondo argomento il tema, che taluno, per avventura, leggera in cima di questo mio articoletto; ma assai lo darebbe invece
(e per ben altri che per me) a comporne un bel volume, ricco di
storia, di osservazioni, di erudizione, di critica, e di opportuni insegnamenti; con larga e ben guidata contribuzione della fotografia,
e dei facili moderni sistemi di incisione, che valessero a meglio illustrarne il testo.
Lascio da parte certe date oscurissime, o quelle della famosa
guerra e distruzione di Troja, per cui tanti Eroi, vinti e dispersi, sarebbero venuti a fondare qua e la citta diverse, o a dominar quelle
che gia preesistevano.
Perb gli avanzi e i ruderi visibili di antiche costruzioni, che il
caso, gli scavi, lo studio dei luoghi in rapporto alla storia; e le indagini ed i giudizi degli eruditi ci hanno indicato e messo, in vario
modo, dinanzi agli occhi, credo che possano permettere di asserire
che almeno cinque secoli prima di G. C., certamente in questa nostra Messapia, o Japigia, si agitasse l'alito vivificante, e fosse penetrato il raggio creatore della vicina Roma e della vicina Grecia,
culle occidentali delle grandi opere, delle quali talune inimitabili.
Ruderi di mura a grandi massi, o (per dirlo alla dotta, e piu
sonoramente) ciclopiche, o megalitiche, e che gia cingevano antiche
citta, mostrano, tuttavia, come e quali un tempo sorgessero a difesa
delle medesime, ed in vari punti della provincia. - Taranto, Oria,
la spenta Egnazia o Gnathia, Brindisi, dove sono anche resti di costruzioni laterizie, Manduria, Otranto, Muro Leccese, Ugento, dove
il Galateo accenna anche ad un Ninfeo, Castro, ed altre citta (fra
le quali non dubito che dovra includersi Vaste), mostrano, oggidi,
in un perimetro piu largo di quello da esse presentemente occupato,
quale abbia potuta essere e sia stata la loro cerchia antica.
A breve distanza da Brindisi, si osservano i chiari avanzi della
via Appia, la Regina Viarum; e da Brindisi a Lecce, e da Lecce ad