dala bvona v••lontá, non hó voluto mancare con il mio debil' ingegno, di compjucer á certi Gentil' hvomini mjèi amici, ch' ogni gjorno mi stimulavano di darli in luce alcuni motti, o vo∣gliamo dir Proverby, con certo parlar familiare: á modo di Dia∣logo, da poter imparar tanto la Lingva Italiana, qvanto la In∣glese, e che tutte dua le Natione pottessero alqvanto prevaler∣sene. Longo stètti sospeso manzi che to volessi farlo. Ma alla fine lo feci: ma ben giudico, e ne son cèrto che molti ci saranno che vorrán tassar, e bjasimar detta opera: Forse pju per igno∣ranzia, che altrimenti. Qvesto lo dico, & lo posso affermare, che simil' Lingve ree son sèmpre pju pronte per dir mal, che bene: e non si curano bjasimar l' altrui fatiche, essendo simili a la Vi∣pera, che si pasce co 'l suo proprio veleno; cosi son qvesti. Má non importa. Perche mi confido in qvelli che con maturo giudicjo considereranno la bvona volunta del operatore di essa: e forse la troveranno degna di ésser letta, e notata, non havendo io studj∣ato pjú che tanto. Adunqve Signore mio, non men Gjusto che Virtvoso, il qvalsete un chjaro Sole fra molte Stelle, e unica Rosa tra le Spine, io non dubito ponto come S. E. abbja visto 'l mio bvon animo, e conoscjuto il corso del mio intènto, che ella agradirá l' opera, e non rigvaderá al piccjol dono: Ma si bene al bvon animo del povero Donatore (che é grandissimo) e considerereto che si come in piccjol Mappa si contjène la gran fabrica di tutto 'l mondo: et in piccjol circojto la effigje del pjú gran Cesare. Cosi in qvesta piccola operetta é compresa la vera figura, et effigje del mio bvon volere. Sarete dunqve S. mio contento, concederemi il suo favore, e luce (contra la invidja, e tènebre di coloro che per la oscurit á delle lor mente si sforzano scurar le fatiche altrui) Con speranzá che la Bonta S. non si sdegnera di adempir qvesto mio desidèrio. Accjó he io, e altri studiosi intelètti, alettati da qvesta S. Benignitás' ingegnino con pjú lodevol stu∣dio di produr in luce altri pju soavi frutti, e di utilitá maggiore, in tanto bascjando con la bocca del animo, la virtuosa mano della,